Cosa mangiare quando si ha un’intolleranza al nichel

  • Date posted4 anni fa
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Molte persone a volte riportano disturbi di diverso tipo, ma non sanno a cosa possono essere dovuti: spesso, infatti, ci sembra di seguire una dieta sana, ma è vero che talvolta non è sufficiente. Questo è per esempio il caso dell’intolleranza al nichel, che si trova in tantissimi alimenti anche apparentemente sani.

Vediamo allora di capire come fare a contrastare un’intolleranza al nichel con l’alimentazione, ricordando che prima di ogni cosa è bene fare una visita con relativi esami che attestino la vostra intolleranza, evitando pertanto autodiagnosi.

  • I sintomi dell’intolleranza al nichel
  • Nichel negli alimenti
  • Cosa mangiare se si è intolleranti al nichel

I sintomi dell’intolleranza al nichel

Quello che rende difficile una diagnosi è spesso il fatto che alcuni sintomi sono aspecifici e possono pertanto accomunare differenti patologie. Purtroppo è questo il caso anche dell’intolleranza al nichel, che può manifestarsi sotto diverse forme.

Alcuni esempi? Per esempio uno dei disturbi che frequentemente può dare questo tipo di intolleranza è di tipo intestinale, con bruciore e problemi di digestione, più frequentemente di dissenteria. Dall’altro lato può provocare emicranie, giramenti di testi e nausea. Alcune persone reagiscono invece con sfoghi cutanei, che possono riguardare il viso così come la parte superiore del corpo, quindi spalle e schiena, ma anche addome. Gli sfoghi possono provocare prurito o bruciore, così come entrambi.

Per questo si sottolinea l’importanza di eseguire visite specifiche quando si presentano sintomi di questo tipo, in particolare se l’impressione è quella che siano associati all’introduzione di uno specifico tipo di alimenti nel nostro corpo.

Nichel negli alimenti

Vediamo ora quali sono gli alimenti che possono contenere con più frequenza percentuali di nichel al loro interno. Tra gli alimenti con più alte percentuali di nichel troviamo: pomodori, cioccolata, farine integrali, soia, frutta secca (noci, mandorle, nocciole, anacardi, etc), cipolle, spinaci, caffè, pere, ananas, kiwi, fichi, quasi tutti i legumi, carote, liquirizia, prodotti confezionati, salmone, cavoli.

Abbiamo alimenti che ne conterranno sempre grandi quantità, mentre per altri alimenti le percentuali possono variare molto in base al tipo di terreno, di coltivazione e lavorazione.

Bisogna inoltre sottolineare che il nichel non si trova solamente negli alimenti. Si può infatti trovare anche in capi d’abbigliamento, orecchini, e stoviglie. In quest’ultimo caso dovrete prestare particolare attenzione durante la preparazione dei vostri pasti, acquistando se già non ne siete in possesso pentole e padelle nichel-free.

Cosa mangiare se si è intolleranti al nichel

Facendo una lista accurata, appare evidente come ci siano davvero tantissimi alimenti che possono contenere nichel. Questo mette in difficoltà molte persone che vengono a conoscenza di tale intolleranza, le quali pensano di non poter mangiare quasi nulla. Bisogna sottolineare il fatto che una vera dieta restrittiva deve essere osservata solo in fase di disintossicazione, pertanto per circa un mese. Dopo questo periodo di tempo, piano piano, diversi alimenti possono essere reintrodotti, fatta eccezione per quelli a più alto contenuto di nichel.

Per chi si trova in fase di disintossicazione, i cibi consigliati sono:riso bianco, carni bianche, pesche, mele, melanzane, patate (no la buccia), zucchine, agrumi, melone, peperoni, yogurt e latticini magri, pasta, bresaola, olio extravergine d’oliva, tonno, uova.

Questi sono alcuni esempi, e grazie a esperti come nutrizionisti e allergologi potrete capire meglio cosa evitare e cosa inserire nella vostra dieta senza nichel.

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